Il sistema di rifornimento di un idrocarburo come il Metano, erogato in forma gassosa, non è paragonabile al sistema impiegato per i carburanti tradizionali come la benzina o il gpl: è infatti più assimilabile al sistema di carica utilizzato per l’aria compressa. Le tipologie di impianto con cui è possibile rifornire le auto a metano sono molteplici:
- Impianto con prelievo da carro bombolaio
- Impianto a carica diretta
- Impianto monolivello con stoccaggio
- Impianto a due livelli di carica
- Impianto a due livelli con booster
- Impianto a tre livelli di carica
- Impianto a tre livelli con booster
La scelta del sistema è dettata da una serie di variabili che la BRN valuta caso per caso, solitamente riconducibili a budget stanziato, spazio utilizzabile, potenza elettrica e pressione di aspirazione disponibili, distribuzione temporale dei rifornimenti nell’arco della giornata. In linea di massima, l’azienda predilige l’installazione di impianti con prelievo da condotta a due livelli di carica, poiché oltre ad essere i più adattabili a qualunque necessità, rappresentano il giusto compromesso tra i livelli di carica e la semplicità del sistema.
Impianto con prelievo da carro bombolaio
È un impianto poco remunerativo per il cliente, poiché i carri bombolai non riescono a movimentare più 5-6.000 Smc per volta. (foto 1)
Impianto a carica diretta
E’ un impianto che a fronte di una notevole semplicità e di un esiguo costo iniziale non garantisce però un ottimale rifornimento alle auto, sia per la presenza di una sola linea di mandata (le pistole si “rubano” il prodotto fra loro) sia per la mancanza di un pacco bombole di smorzamento, che provoca l’arrivo di gas caldo direttamente dal compressore alla colonnina. (foto 2)
Impianto monolivello con stoccaggio
Questi impianti vengono realizzati raramente perché troppo poco efficienti: oltre a necessitare di un notevole stoccaggio e di un potente compressore, non risolvono il problema della singola linea di mandata e dei conseguenti lunghi tempi di rifornimento. (foto 3)
Impianto a due livelli di carica
Rappresenta la soluzione tecnica ottimale per la quasi totalità delle situazioni. È un sistema molto semplice e un giusto compromesso fra i livelli di carica. (foto 4)
Impianto a due livelli di carica con booster
Il booster è un compressore aggiuntivo, ideale per abbattere il numero di avviamenti in impianti con bassa pressione sulla linea ed eliminare la conseguente installazione di compressori di grandi dimensioni. (foto 5)
Impianto a tre livelli di carica
Si tratta di impianti molto complessi, che consigliamo solo se giustificati da grandi numeri di erogazione o se vi è l’esigenza di utilizzare un compressore sottodimensionato. (foto 6)
Impianto a tre livelli di carica con booster
Come negli impianti a due livelli di carica, il booster trova la sua utilità con basse pressioni di aspirazione e conseguente necessità di installare compressori molto potenti, abbattendo notevolmente il numero di avviamenti. (foto 7)